
L’articolo ha sollevato una discussione (a cui vi invitiamo a partecipare inviandoci i vostri commenti). Maria Laura Rodotà, caustica notista (giornalista/editorialista) del Corriere, si dichiara fondamentalmente d’accordo con Tamaro. “E così, il femminismo italiano ha avuto durata breve, è stato marginale. E il suo ripiegamento riflessivo ha contribuito a danneggiare le donne lavoratrici, le donne madri, le donne omosessuali, le donne avventurose, e tutte le minoranze. Anche grazie allo scarso femminismo, in Italia non si è mai creata una vera cultura del politicamente corretto.”