La città che ospita il Colosseo, simbolo di una gloriosa civiltà passata e monumento più visitato al mondo, guarda al futuro con l’arte contemporanea. Lo scorso weekend a Roma si sono svolti: l’apertura del Maxxi, il Museo di arte contemporanea del XXI secolo; l’inaugurazione del “nuovo” Macro di via Nizza e la “Road to contemporary art“, la terza edizione della Fiera dei collezionisti d’arte (al Macro Future di Testaccio). Tra gli spazi sinuosi del Maxxi, progettati dall’archistar anglo-irachena Zaha Hadid, sono allestite quattro mostre, ma a dominare è la “Calamita Cosmica” di Gino De Dominicis (1947-98), un’installazione di 24 metri di lunghezza, un gigantesco scheletro adagiato che accoglie nel portico i visitatori del museo. (v. foto)
Il “nuovo” Macro ideato e realizzato dall’archistar francese Odil Decq è una nuova struttura su quella già esistente, ristrutturata nella ex fabbrica Peroni. “Costruire un edificio è sempre un’avventura, ma costruire un museo a Roma è l’Avventura” spiega la Decq. “La città finalmente si è svegliata dal suo lungo sonno e ha deciso di diventare contemporanea”. Il Corriere della Sera.
Monthly Archives: May 2010
Noi contro la legge
La Pimpa torna in tv
Sarà Francesco Tullio Altan, celebre vignettista satirico, a dirigere per la Rai la nuova serie animata delle avventure della Pimpa, la cagnolina a pois rossi da lui creata nel 1975. La Pimpa, accompagnata come sempre da Armando, un signore un po’ padrone, un po’ amico, un po’ padre affettuoso, tornerà infatti presto in tv con 26 nuovi episodi da 5 minuti ciascuno ideati dallo stesso Altan, alla sua prima regia di una serie in animazione, coprodotta da Rai Fiction, Quipos e Franco Cosimo Panini.
Questa sarà la terza serie tv sulla allegra cagnolina dalle grandi orecchie e la lingua a penzoloni che compie quest’anno 35 anni, confermandosi uno dei personaggi favoriti dei bambini grazie al suo modo innocente e spensierato di guardarsi intorno e alla sua sfrenata ricerca di avventure e di nuovi incontri. La Stampa.
Sindone, si e’ chiusa l’Ostensione
L’evento ha registrato numeri da record. Due milioni e 113mila pellegrini sono arrivati a Torino da tutto il mondo su 16 mila autobus. Oltre 1.500 i giornalisti accreditati, e 200 mila gli utenti che hanno navigato sul sito http://www.sindone.org/ con oltre 10 milioni di pagine visitate.
Un bilancio «positivo» soprattutto «dal punto di vista spirituale», ha commentato l’arcivescovo di Torino, il Cardinale Severino Poletto secondo il quale questa ostensione sarebbe stata piu’ sentita di quella del 2000, forse, ha detto, perche’ la gente e’ venuta alla ricerca di una speranza nel momento particolare di crisi che il mondo sta attraversando. La Stampa
La Bibbia nelle scuole
Il fine storico Sergio Luzzatto, ora collaboratore del Sole 24Ore, ci presenta una notizia interessante. Alcuni rappresentanti di un’associazione chiamata Biblia si sono incontrati con dei funzionari del ministero della Pubblica istruzione con lo scopo di promuovere la lettura della Bibbia nelle scuole. In seguito alla firma di un accordo con il ministero, l’associazione Biblia – laica e aconfessionale – s’impegna a “progettare percorsi di lettura del testo biblico rivolti agli studenti dei diversi livelli d’istruzione”. È una buona notizia perché sembra preludere a un insegnamento “disinteressato” dell’Antico e del Nuovo Testamento: insegnamento funzionale non alla catechesi (cioè all’indottrinamento) dei bambini e dei ragazzi, ma alla loro formazione. Come non sognare una scuola italiana dove la lettura della Bibbia diventi finalmente un percorso conoscitivo, un’avventura intellettuale, un’occasione di contaminazioni culturali? E se non ora, quando? Proprio in quanto le nostre scuole tendono a farsi sempre più “miste”, accogliendo alunni delle più varie origini e fedi, il Libro delle tre religioni (Ebraismo, Cristianesimo, Islam) dovrebbe imporsi come una lettura più che opportuna: una lettura necessaria per capire chi siamo e da dove veniamo, per imparare qualcosa di profondo sulle famose “radici comuni dell’Europa”. Il Sole 24Ore.
Roma candidata alle Olimpiadi del 2020
La caccia al tesoro. Il nuovo romanzo di Camilleri
E’ uscito nel weekend l’ultimo romanzo di Andrea Camilleri, La caccia al tesoro (Sellerio). E’ un libro anomalo rispetto al passato. Per la prima volta Camilleri si confronta non con le architetture della mente criminale, ma con i cupi abissi della follia.
Nella prima parte incontriamo la tragicommedia di due vecchi stralunati che si mettono a sparare dal balcone; una bambola gonfiabile sinistramente logorata dall’uso; un’altra bambola misteriosamente identica alla prima, affiorata da un cassonetto; un ragazzo appassionato di epistemologia che assomiglia a Harry Potter e si è messo in testa di studiare la logica investigativa di Montalbano. E una serie di biglietti anonimi fatti recapitare al commissario, indovinelli in rima ed enigmi numerici per proporgli una strana sfida cerebrale che diventa una sorta di caccia al tesoro.
Montalbano non ha nulla di meglio da fare e sta al gioco. Con qualche esitazione, all’inizio, poi sempre più coinvolto. Finché la storia si incrocia con la scomparsa di una “picciotta” – una ragazza bionda e bellissima, come spesso in Camilleri – e i messaggi in codice cominciano ad avere echi inquietanti di morbosità e ossessioni erotiche. In un crescendo di mistero la tensione si dilata e prepara un finale alla Hannibal Lecter, il delirante eroe di Thomas Harris. La Stampa.
Inter campione d’Europa!
L’Italia dice no alla ‘legge bavaglio’
Roma: poster e performance tra piazze e vie
Quasi una provocazione la mostra Outdoor, organizzata da Nufactory nel quartiere della Garbatella, per riportare la street art nei suoi luoghi di origine: strade, palazzi, muri della città. Outdoor restituisce la strada alla urban art, grazie al lavoro dei romani Sten-Lex, pionieri dello stencil graffito, JB Rock, protagonista della poster art, e i parigini L’Atlas e C215. Si tratta della prima mostra in Italia sul writing, e si propone di valorizzare spazi urbani attraverso nuovi codici artistici. La Repubblica.
Il poster che ha sollevato di più l’attenzione romana, è il Totti-Wolf (v. foto), in cui la faccia di Totti, il capitano della Roma, è sovrapposto al muso di una lupa. Due simboli di Roma, uno storico – la lupa -, l’altro sportivo, da indovinare tra i pixel in bianco e nero.
A Francesco Totti è anche stata dedicata una delle mucche che in questi giorni invadono piazze, strade, centri commerciali e che fanno parte della Cow Parade, mostra internazionale open air che sta facendo il giro del mondo. Il bovino scultura, realizzato dall’artista Maurizio Di Vincenzo, sarà collocato nei prossimi giorni di fronte all’ingresso di Trigoria, un centro sportivo di Roma, e farà parte delle 40 mucche che invadono, con audacia e creatività, la città eterna. La Repubblica.