ZeroZeroZero è il titolo del nuovo romanzo/reportage di Roberto Saviano, l’autore del noto Gomorra, il reportage sul mondo della mafia nel napoletano. Questa volta l’attenzione di Saviano è rivolta al mondo della cocaina. In generale la critica l’ha accolto con una certa perplessità, come un libro difficile da classificare in un genere, e piuttosto discontinuo. Christian Raimo, su Linkiesta, dice, “Così ZeroZeroZero si presenta come un Gomorra 2 in molti sensi. Per l’impianto: l’idea di raccontare un fenomeno criminale indagando non solo però la realtà italiana questa volta ma quella internazionale. Per lo stile: una commistione di elementi giornalistici e di elementi letterari, mescolati fino a farli diventare indistinguibili.
Quello che ne viene fuori è un libro bello in alcune pagine (quelle dedicate alle vicende italiane), noioso in (molte) altre, brutto in altre ancora – scritto (quasi) tutto con uno stile coerentemente performativo. …” Linkiesta.
E Federico Varese, sulla Stampa, commenta, “ZeroZeroZero è un’opera sui generis. Una potente macchina pubblicitaria la descrive come un’indagine sul traffico globale della cocaina. Eppure le 448 pagine pubblicate … dalla Feltrinelli non rispettano nessuna delle convenzioni di questo genere editoriale … I temi cari a Saviano emergono con forza. Primo fra tutti, la meccanica della morte. …” La Stampa.
Non resta che leggerlo.
Uso della lingua
performativo: si tratta di un anglicismo. In questo caso significa che cerca l’effetto, come un performer.
Feltrinelli: è una delle maggiori case editrici italiane.