Lo zabaione a merenda

La merenda è uno dei caposaldi dell’infanzia. E’ lo spuntino che si fa verso la metà del pomeriggio, quando si ritorna a casa dall’asilo o da scuola. Una merenda tipica è lo zabaione, facile da preparare – uova, zucchero e un goccio di vino dolce -, molto energetico e buonissimo.

Eccovi la storia dello zabaione, tratta da un blog di cucina molto carino che si chiama Labna, condotto da due giovani provenienti da famiglie mediorientali, ebraiche, che coniugano in modo originale la cucina italiana a quella delle loro tradizioni.
“Sull’origine del nome dello zabaione ci sono numerosi aneddoti.
Secondo alcuni lo zabaione prese il nome dal capitano di ventura Giovanni Baglioni, che nel 1500, si accampò nei pressi di Reggio Emilia e mandò i suoi soldati in cerca di cibo: questi tornarono con quello che trovarono nei campi e nei vicini terreni, cioè uova, vino e zucchero.
Ne fecero un miscuglio che poi gustarono come rancio e ne rimasero talmente entusiasti che la ricetta presto si diffuse e la crema prese il nome del capitano Giovanni Baglioni, chiamato popolarmente Zvàn Bajòun“. Labna.

Per la ricetta precisa cliccate sul link di Labna; la troverete anche in inglese!

Note di cultura

capitano di ventura: capitano di compagnie di ventura, formate da lui stesso
Reggio Emilia: una regione dell’Italia centrale. Ha per capoluogo Bologna.
rancio: il pasto dei soldati

L’Italia ormai è come il Nevada

 Slot, gratta e vinci, poker on line, bingo, lotterie: sarà l’anno record per le scommesse legali, con 72 miliardi di giocate. Gestite dai grandi gruppi ma anche dalla malavita.

Oggi l’Italia assomiglia a una gigantesca bisca di Stato. Solo negli ultimi dieci anni, tra lotterie, new slot, jackpot e scommesse di ogni tipo, ci siamo giocati più di 400 miliardi di euro. Una cifra pazzesca: più di un quinto di tutta la montagna di debito pubblico accumulato dall’Italia in 150 anni di storia. E mentre la recessione sconvolge l’economia mondiale, il business del gioco legale non conosce crisi, Ma la Guardia di Finanza svela che l’illegalità è diffusissima. E i magistrati più attenti avvertono che scommesse illecite e giochi anche leciti rappresentano “la nuova frontiera della criminalità mafiosa”.
Il risultato è che le puntate degli italiani hanno fatto il botto: dai 15 miliardi del 2003 si passa agli oltre 61 del 2010, con almeno 72,5 miliardi previsti per l’anno in corso.
Quelli che si arriscono sono i tabaccai che incassano quasi metà dei ricavi dalle lotterie d’ogni tipo, e le attivita’ commerciali di diverso tipo, che gestiscono le slot machine.
Secondo i dati “in Italia sono attivi 320 mila apparecchi elettronici e almeno 30 mila vlt, con altre 27 mila già autorizzate”. “Per spesa pro capite siamo già i primi al mondo”, spiega il direttore Fabio Felici, “e con l’asta di fine anno supereremo quota 400 mila”. Il che equivale a una macchinetta mangiasoldi ogni 150 abitanti: come avere un mini-casinò in ciascun condominio.
L’Espresso

Uso della lingua
gratta e vinci: e’ una lotteria istantanea che consiste in biglietti di carta, dove grattando la parteargentata o dorata del biglietto,si rivela la possibile combinazione vincente (generalmente simboli o cifre) e il relativo premio in denaro.
bisca: luogo dove si gioca
giocarsi: giocare rischiando di perdere, scommetere nel gioco. Si puo’ usare anche in senso
metaforico “mi gioco la testa” nel senso di scommetto la testa.
Guardia di Finanza: l Corpo della Guardia di Finanza (GdF) è una forza di polizia ad ordinamento
militare, ossia un corpo militare, dipendente direttamente dal Ministrodell’Economia e delle Finanze.
fare il botto: esplodere
condominio: l’associazione dei proprietari degli appartamenti di un edificio.

La nuova Italia tra i banchi di un mercato

Pesche italiane, basilico tailandese, riso basmati e carne halal, il mercato di Piazza Vittorio, proprio nel cuore di Roma è lo specchio di un Italia che cambia.
La varietà della merce sui banchi riflette la nuova multietnicita’ del paese “Il numero degli stranieri che risiedono legalmente nel paese è triplicato in dieci anni, arrivando a circa 4,3 milioni. E il paese deve affrontare il problema del razzismo. I calciatori di origini africane sono insultati durante le partite. Alla prima ministra nera del paese, Cécile Kyenge, hanno lanciato delle banane. E il mese scorso un ex ministro della Lega nord, Roberto Calderoli, ha detto che Kyenge gli ricordava un orango”.

Anche dopo anni di vita in Italia, l’ascesa sociale per gli immigrati, è ancora sconosciuta.  “La scrittrice Jhumpa Lahira, che vive a Roma, ha scritto sulla Repubblica che diversamente da quanto successo agli italoamericani con cui è cresciuta a Rhode Islands, e che hanno salito la scala sociale ed economica, i bangladesi che ha incontrato a Roma hanno fatto l’esperienza opposta. ‘Dicono che trovano difficile crearsi una nuova vita qui.

Internazionale

Note culturali
Piazza Vittorio: La piazza che ha ispirato questo articolo ha anche ispirato qualche anno fa il film L’orchestra di Piazza Vittorio, (http://www.orchestrapiazzavittorio.it/?page_id=19),  un film documentario che racconta il successo di un progetto musicale multietnico dettato dallo spirito di solidarietà, dalla  voglia di cambiamento, e dalla partecipazione civile e culturale, dei suoi ideatori.