Expo e la super coda per il Giappone Le scritte diventano virali

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Il padiglione del Giappone è stato il più desiderato di Expo, ma anche quello con le code più lunghe. Nelle ore d’attesa c’è chi si è sfogato scrivendo frasi ironiche sul legno della struttura: la fotogallery della «collezione» è finita sui social network ed è diventata virale.

«Quando sono arrivata avevo 13 anni, adesso ne ho 24», si legge in uno dei messaggi, ma anche «Mia madre era incinta, sono nato nella fila», o ancora, in uno stile più dantesco: «Lasciate ogni speranza oh voi che entrate».

L’ironia dei visitatori di Expo che hanno atteso per ore prima di entrare nel padiglione del Giappone è tutta scritta sul legno della struttura: un gesto sopra le righe, sicuramente da non imitare e non proprio in linea con il tradizionale «self control» dei giapponesi,  ma perfettamente nelle corde degli italiani che – si sa – di code non ne vogliono sentir parlare, soprattutto quando durano ore. Piaccia o no, la fotogallery con i messaggi è finita sui social network ed è diventata virale, tra like e condivisioni.    L’Eco di Bergamo

Questo è il sito del padiglione giapponese tanto desiderato dai visitatori: http://expo2015.jp/it/about/
E, per amor di patria, questo è il sito del padiglione Italia: http://grandtour.padiglioneitaliaexpo2015.com/it

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Siete andati anche voi a Milano per l’Expo?  Se non lo avete fatto che cosa avreste scritto sulle pareti della struttura?

Milano, città nuova dove tutto succede

Milano skylineNo, non è solo l’Expo il volano, l’algoritmo, la soluzione della metamorfosi. C’è pure Porta Nuova e il Bosco Verticale, ne vogliono uno identico anche in Cina. E l’Hangar Bicocca, Citylife, la Torre Isozaki di Allianz e la Fondazione Prada, ex distilleria recuperata ad arte, il bar serve unicamente panini gran gourmet, la Miuccia dice che il genere socializza. Poi la darsena, da non credere, ora finalmente è riempita d’acqua. Milano, città nuova dove tutto succede. Dopo anni grigi, di colpo, ha cambiato pelle. Denise Pardo, L’Espresso.

Ora che l’Expo sta per finire è il momento giusto per riscoprire Milano, che si sta rinnovando nell’architettura, e non solo! Leggete tutto l’articolo.

Note culturali

Il Bosco verticale è costituito due torri residenziali di 111 metri e 78 metri disegnate da Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra), e fa parte del Progetto Porta Nuova. La caratteristica di queste costruzioni è la presenza di oltre 900 specie di alberi sulle terrazze. L’opera è stata inaugurata nell’ottobre 2014.

HangarBicocca è uno spazio espositivo di arte contemporanea nato nel 2004 dalla riconversione di un vasto stabilimento industriale appartenuto all’Ansaldo-Breda (specializzata in costruzioni per il trasporto), finanziato da un altro gruppo industriale, Pirelli (pneumatici).

CityLife è il progetto di riqualificazione del quartiere storico della Fiera Campionaria, a Milano. E’ stato disegnato dalle “archistar”: Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Zaha Hadid.

La Torre Allianz, soprannominata Il Dritto, è un grattacielo progettato dall’architetto giapponese Arata Isozaki e dall’architetto italiano Andrea Maffei.

La Fondazione Prada è un altro grande spazio espositivo nella zona sud della città. E’ stato progettata dallo studio di architettura OMA, guidato da Rem Koolhaas, e occupa una vecchia distilleria degli anni dieci del Novecento.