Loro ai Mondiali ci sono. Dopo 20 anni. Chi sono le azzurre della Nazionale

Combattive, forti, ambiziose. Domenica 9 giugno l’esordio contro l’Australia per Sara Gama e le altre ragazze

 

Ancora scottati dall’assenza della nazionale italiana dai mondiali di Russia del 2018, ci penseranno le ragazze di Milena Bertolini a farci sperare di rivedere la maglia azzurra sul tetto del mondo. In Francia inizia l’ottava edizione dei mondiali di calcio femminile, ad aprire la competizione la nazionale di casa affronterà la Corea del Sud. L’Italia femminile tornerà a giocarsi un mondiale dopo vent’anni dall’ultima volta.

Milena Bertolini, Ct azzurro, è l’unica allenatrice, insieme a Carolina Morace, a possedere il titolo per allenare anche una squadra maschile di Serie A. La 6 volte “panchina d’oro” della A femminile, si sedette su quella della nazionale nel 2017 in sostituzione del campione del mondo ’82 Antonio Cabrini. Huffingtonpost

In bocca al lupo alla nazionale di calcio femminile! Speriamo di poter continuare a scrivere di lei.

 

 

La lunga marcia verso la scomparsa delle donne dalla Maturità

 

Dopo l’articolo sulla scomparsa della traccia di storia nella nuova prova di maturità italiana dello scorso 6 giugno, vi proponiamo oggi un altro articolo interessante relativo a un’altra preoccupante lacuna del sistema educativo italiano, lo scarso interesse per la cultura al femminile.

Venti anni di battaglie politiche e di Piani Nazionali, sondaggi e progetti  per una scuola in grado di educare alla parità e alla differenza di genere. “Che fine hanno fatto? Ora tutto è lasciato all’iniziativa personale”, denuncia Mila Spicola, Pd

Come si arriva a una maturità con sette tracce della prova di italiano e nemmeno un lontano, sparuto accenno alle donne, come se non esistessero nella storia, nelle arti, nella scienza, nella filosofia? Si arriva dopo anni di citazioni quasi casuali, se non marginali, nelle tracce delle precedenti maturità e nei libri di testo. Ma si arriva soprattutto dopo anni di battaglie per una scuola capace di educare alla parità che si stanno dissolvendo in un nulla indistinto.

La battaglia prende il via negli anni Novanta quando l’Ue decide il IV Programma d’azione comunitaria a medio termine per le pari opportunità fra le donne e gli uomini con azioni da realizzare in ogni Paese, in particolare nelle attività scolastiche. Il Dipartimento per le pari opportunità della presidenza del Consiglio tra il 1999 e il 2001 crea Polite (Pari opportunità nei libri di testo) un progetto che per la prima volta introduce nelle scuole italiane l’idea che gli studenti non siano un genere indistinto declinato al maschile. Il progetto però non va avanti, viene citato soltanto in un disegno di legge sull’educazione alla parità di genere presentato a novembre del 2014 dal Pd, prima firmataria Valeria Fedeli allora vicepresidente del Senato del Pd, futura ministra dell’Istruzione. Muore lì.

Sono trascorsi quasi dieci anni dalla ricerca di Irene Biemmi e più di venti dall’inizio del complesso tentativo di parlare di parità e differenze di genere nelle scuole. Anni quasi inutili. La ricerca più recente sui libri di testo è del 2017. E’ stata realizzata da Se non ora quando Torino, sui libri di testo delle elementari del capoluogo piemontese. I risultati sono persino peggiori di quelli della ricerca precedente, anche se non direttamente confrontabili. Nei testi sono maschi il 71,5% dei personaggi rappresentati in attività professionali. Sono maschi tutti quelli che fanno alpinismo, canoa, hockey, pugilato, tuffi. Le donne sono bidelle, danzatrici, infermiere o hostess.

E dalle tracce della maturità 2019 scompaiono anche le casuali e marginali presenze femminili degli anni scorsi.

Per leggere tutto l’articolo cliccare qui: La Stampa

Informazioni utili

PD è l’abbreviazione di Partito Democratico Un partito politico italiano di centro-sinistra fondato il 14 ottobre 2007.

traccia: una delle opzioni della prova scritta di italiano.

UE: abbreviazione di Unione Europea

Se non ora quando: È il titolo di un romanzo di Primo Levi uno dei maggiori scrittori italiani. Levi è nato a Torino.

Se non ora quando Torino è un’organizzazione di donne differenti per età, professione, provenienza, appartenenza politica e religiosa che aderiscono ad associazioni, a movimenti, a partiti e a sindacati e donne che non hanno queste esperienze.

Se Non Ora Quando è un movimento trasversale, aperto e plurale i cui punti fondanti sono:

a) la libertà, la forza e l’autonomia delle donne in tutti i campi
b) il coinvolgimento delle diverse associazioni di donne e delle organizzazioni professionali delle donne
c) l’adesione a titolo personale delle donne dei partiti e dei sindacati
d) la pluralità politica, culturale e di credo
e) l’esplicita attenzione alle giovani e ai giovani
f) l’utilizzo di un linguaggio trasversale e plurale nella comunicazione
Di conseguenza il logo SNOQ non può essere usato per iniziative o manifestazioni di partiti o altre singole associazioni e sono assenti dai comitati SNOQ simboli politici e sindacali.

 

 

Uno smartphone ti allegerisce la vita

Anni Homo Analogicus Anni ’70

Homo Immaginis Anni ’80

Homo Digitalis Anni 90

Homo Reperibilis Anni ’00

Homo semper connessus Anni ’10

 

 

 

 

 

 

 


Dall’autoradio estraibile ai gettoni per telefonare fino allo smartwatch con cui pagare online al supermercato.Dagli anni ’70 ad oggi, ecco ciò che ci portiamo dietro quando usciamo di casa.

Gli anni 70 A guardare le foto di quegli anni, viene quasi da sorridere. Uomini in giro con il borsello e il maglione dolcevita, donne con le zeppe e i pantaloni a zampa di elefante. Niente cellulare, smartwatch o iPod: un mangiadischi sul sedile posteriore dell’auto e bastavano gli ABBA a ripetizione continua a rallegrare la giornata.

Gli anni’80 erano gli anni della musica pop, di Pac-Man e dei blue jeans. Delle Timberland e di Cristina D’Avena, dei Duran Duran e delle enormi radio a pile da portare in spalla. Anni in cui ci si orientava in auto con le carte stradali, impossibili da piegare una volta aperte. E si telefonava con i gettoni, sempre che non si girasse a vuoto per cercare una cabina.
Gli anni 90. È stato il decennio della svolta, quello in cui sono arrivati i cellulari. Da allora, nella società, tutto è cambiato: il modo di relazionarsi con le persone, il senso della reperibilità, la capacità di aspettare o il dovere di rispettare un orario per l’impossibilità di avvisare. Per leggere l’articolo e vedere le immagini di quegli anni clicca qui: Corriere.it

Vocabolario utile

borsello: borsa da uomo. Borsetta: borsa da donna. Il suffisso cambia il significato della parola.
dolcevita: modello di maglione a collo alto.
zeppe: scarpe con un  rialzo di legno o di sughero.
sempre che: significa “purché” o “a patto che”
girare a vuoto: significa girare inutilmente, senza una direzione.

 

Cari insegnanti facciamo amare la storia a scuola

L’articolo che abbiamo scelto per i nostri lettori è parte di un dibattito generato dalla decisione del ministero dell’istruzione di eliminare da quest’anno la traccia (prova scritta ) di storia dall’esame di maturità. Per sapere di più di questa decisione vi invitiamo a leggere alcuni articoli sull’argomento tra i quali: Il Corriere, La Repubblica, oltre agli articoli che potete trovare in ARTICOLI CORRELATI all’articolo odierno.

Ecco due stralci dello stimolante articolo di Franco Lorenzoni, un insegnante e intellettuale impegnato da sempre sul fronte dell’educazione.

Migliaia di studenti in piazza chiedono agli adulti di preoccuparsi un po’ più seriamente del futuro. Oltre mille professori e intellettuali firmano un appello perché non si dimentichi il passato. C’è qualche possibilità che queste due spinte a sottrarsi alla dittatura del presente si incontrino? Un’insegnante di Orvieto racconta che un suo allievo un giorno le ha domandato: “Perché dovrei studiare il passato se io vivrò nel futuro?” Sembra una domanda banale, ma se proviamo a prenderla sul serio forse possiamo provare a capire perché, da dieci anni, oltre il 97% dei ragazzi non sceglie la traccia storica all’esame di maturità.

…Lo scorso anno, leggendo e rileggendo in classe le cinque folgoranti righe con cui Erodoto dà avvio alle sue Storie, i bambini sono stati molto colpiti dalla sua scelta di voler dare dignità e memoria sia ai greci che ai barbari e dal suo domandarsi “la ragione per cui essi vennero in guerra tra loro”. Un giorno Emilia a 11 anni ha scoperto su wikipedia che Erodoto era figlio di una greca e di un persiano. Siamo stati così felici di scoprire che la storia è nata dalla curiosità e dall’immaginazione di un uomo che incarnava l’incrocio tra culture proprio come Emilia, che è figlia di un uruguaiano e di una belga. A Erodoto, alla fine dell’anno, Maia ha scritto una lettera: “Secondo me hai fatto una delle invenzioni più utili di tutte: la Storia! Senza la storia come avrebbe fatto Martin Luther King a sapere di Gandhi e della nonviolenza e quindi fare come lui? E noi? Noi come avremmo fatto a sapere di tutti voi? Ipazia, nessuno saprebbe chi era…”. Ecco, quando la storia diventa luogo di connessioni inaspettate apre la mente e non può non appassionare ragazze e ragazzi.

Per leggere tutto l’articolo clicca qui: Repubblica

INFORMAZIONI RILEVANTI

  • La traccia storica all’esame di maturità: l’esame di maturità si compone di quattro prove, delle quali tre sono scritte ed una è orale.  La traccia storica è una delle opzioni della prima prova scritta. “

La prima prova scritta è la composizione di un testo di lingua italiana, ed è l’unica prova comune per tutti gli indirizzi di studi. Allo studente viene fornito un fascicolo con le tracce disponibili e i materiali utili per lo svolgimento.

La prova può consistere in uno dei quattro temi principali (a scelta dello studente):

  • Tipo A: Riguarda l’analisi e il commento di un testo letterario in prosa o in poesia;
  • Tipo B: Un argomento scelto fra quattro ambiti tematici (storico-politico, socio-economico, artistico-letterario e tecnico-scientifico) svolto nella forma di un saggio breve o articolo di giornale, relazione, intervista o lettera aperta;
  • Tipo C: Una traccia di tipo storico;
  • Tipo D: Tema di attualità, inerente ad un dibattito culturale in corso.

Durante lo svolgimento della prova, della durata di sei ore dalla consegna della traccia, è possibile consultare dizionari di lingua italiana.