Occupazione giovanile

lavoroPurtroppo i dati sono sconfortanti. “L’Italia è l’ultimo paese dell’area Ocse per occupazione giovanile: appena il 52,8% dei giovani tra i 25 e i 29 anni ha un’occupazione, contro una media pari nell’area al 73,7%. È quanto emerge dal rapporto dell’organizzazione di Parigi `Oecd skills outlook 2015´, dedicato alle problematiche dell’occupazione giovanile. … Ma non solo. In Italia aumentano anche i giovani inattivi, i cosiddetti «Neet», che non sono nè occupati, nè a scuola o in formazione. «Il nodo di fondo – sottolinea il rapporto – è la scarsa occupabilità dei giovani, perchè magari non hanno le competenze richieste dal mercato del lavoro o non possono usarle in modo produttivo». Sotto questo profilo, l’Italia, dove la disoccupazione giovanile è oltre il 40%, l’abbandono scolastico tra i più alti e la preparazione spesso insufficiente, è a fondo classifica”. Redazione Economia, Corriere della Sera.

Proposte didattiche

L’articolo è pieno di numeri, dati, statistiche, percentuali; di termini che appartengono all’ambito dell’economia, del lavoro, della scuola e della formazione. Divertitevi a selezionarli e a confrontarli con dati e informazioni analoghe pertinenti al vostro paese.

L’esperanto culinario

logo_ciboregolaarteAngela Frenda, food editor del Corriere della Sera e una delle organizzatrici dell’evento “Cibo a regola d’arte” che si svolge in questi giorni alla Triennale di Milano, parla del futuro della cucina italiana. “E adesso, che tutti parlano di cucina, noi di «Cibo a regola d’arte» cosa faremo? La domanda, devo confessarvelo, ce la siamo posta. Ma la risposta è arrivata subito, ed è tutta nel titolo: «La memoria del gusto, il gusto della memoria». Noi per questa terza edizione ci occuperemo di quel che siamo davvero, gastronomicamente parlando. E cioè un popolo legato alle sue tradizioni, ma che è cambiato tanto negli ultimi anni. Una consapevolezza recuperata guardando dentro di noi e le nostre storie. Amiamo la cucina regionale, però la consideriamo finalmente patrimonio comune condiviso e da condividere. Non qualcosa su cui dividerci e litigare.
E dunque lo spaghetto allo scoglio potrete mangiarlo in tutt’Italia. Così come la pizza o la cassata. …

L’altro aspetto di quel che siamo oggi a tavola è rappresentato anche dalla nostra consolidata capacità di recepire (e imparare) dall’esterno. Inserendo nel nostro menu cibi che nostri non sono: il sushi, l’orientale, il cake design all’inglese…. Corriere della Sera.

Note di cultura

La Triennale di Milano è un’istituzione culturale internazionale che organizza mostre, convegni ed eventi di arte, design, architettura, moda, cinema, comunicazione e società.

Non perdetevi il blog di Angela Frenda, Racconti di cucina: è ricco di ricette, consigli e trucchi per cucinare meglio!

Proposte didattiche

Cosa significa il titolo? Come si sta trasformando la cucina italiana?

 

Armani/Silos

Armani-SilosGiorgio Armani festeggia i 40 anni di attività nella moda donando alla città di Milano uno spazio per esposizioni, Armani/Silos. “L’edificio, con i suoi 4.500 mq di superfice espositiva, sorge sul sito di un ex deposito di una multinazionale alimentare. ‘Ho scelto di chiamarlo Silos perché lì venivano conservate le granaglie, materiale per vivere – spiega Armani – E così, come il cibo, anche il vestire serve per vivere’. …

Il progetto ha conservato l’involucro originario dell’edificio, con la caratteristica finestra a nastro (long strips of ribbon windows) che ne disegna il perimetro. All’interno gli spazi, tutti in cemento, si articolano attorno a una corte aperta a tripla altezza sulla quale si affacciano due livelli laterali e sono attraversati da una scala centrale che collega i quattro piani.

La mostra con cui inaugura lo spazio è il racconto dei quarant’anni di lavoro dello stilista: 600 abiti e 200 accessori delle collezioni Giorgio Armani dal 1980 a oggi. Luca Trombetta, Corriere.

Armani/Silos è stato inaugurato il 1 maggio, assieme all’Expo. Un’ulteriore ragione per venire a Milano!

EXPO 2015 -La forza tranquilla di una città

logo_expo_Il primo maggio, a Milano, si è inaugurato l’Expo. Da una parte è stata una giornata gioiosa, dall’altra i black bloc hanno imperversato nel centro della città, sfasciando banche e negozi e imbrattando muri. Volevano contestare l’Expo, ma hanno raggiunto il risultato opposto. Come dice bene Beppe Severgnini, “Sapete tutti cos’è successo il 1° maggio a Milano. Volete una prova della stupidità dei devastatori? Hanno decretato il successo istantaneo di Expo 2015, oggetto del loro volubile odio.

Due giorni trascorsi sul posto non lasciano dubbi: la gente arriva ed è felice. L’architettura è spettacolare, le prospettive emozionanti, il cibo (dove c’è) è buono, l’umore eccellente. Chi ha frequentato le migliori Olimpiadi (Torino 2006, Pechino 2008, Londra 2012) e i grandi Mondiali di calcio (Germania 2006) ritrova lo stesso umore gioioso. Expo 2015 — sono bastati due giorni per capirlo — sarà una festa mobile. Un posto dove ragionare e divertirsi; e alcuni — vedrete — riusciranno a fare le due cose insieme. Il confronto tra gli spettri nerovestiti e i bambini in bianco che, la mattina del 1° maggio, cantavano «Siam pronti alla vita / l’Italia chiamò!» è impietoso: e a perdere non sono i bambini. Corriere della Sera.

Note di cultura

Expo 2015, ufficialmente Esposizione Universale Milano 2015, è l’esposizione mondiale programmata a Milano tra il 1º maggio e il 31 ottobre 2015. Il tema selezionato per l’Expo 2015 è “Nutrire il pianeta, energia per la vita” e intende includere tutto ciò che riguarda l’alimentazione. Cliccando sul sito ufficiale, EXPO, troverete tutte le informazioni su cosa trovare e come visitarlo.

Black bloc è un termine inglese che definisce un gruppo di individui di diverse nazionalità dediti ad azioni di protesta spesso violenta e caratterizzata da atti vandalici, devastazioni, disordini e scontri con le forze dell’ordine.

Siam pronti alla vita” hanno cantato i bambini del coro dei Piccoli Cantori di Milano all’Expo, cambiando le parole dell’inno nazionale italiano. Il testo originale infatti dice “Siam pronti alla morte”. Per saperne di più clicca qui.