Le mamme che inventano le app

coltoQuello tra la tecnologia e i bambini sarebbe un rapporto semplice, se a complicarlo non ci fossero spesso i genitori. Che a volte vietano tablet e smartphone, altre permettono di usarli entro certi limiti, altre ancora lasciano ai più piccoli la più assoluta libertà. Ma c’è anche chi si guarda intorno e s’inventa un’app per i figli. Può nascerne un’attività: alla prossima «Bologna Children’s Book Fair», la più grande fiera italiana dell’editoria per bambini che si terrà dal 4 al 7 aprile a Bologna, sono infatti numerosi i libri digitali realizzati da genitori. Sono app più o meno complesse, per tablet o smartphone: a metà tra gioco e libro, prevedono sempre una partecipazione attiva dei bimbi. …

Colto, ad esempio, nasce a Milano da un’idea di Catriona Wallis, madre di due bambini e insegnante di inglese, sposata con un italiano; Shape Gurus è stata selezionata da Apple fra le migliori app del 2015. (v. foto) Da una casetta sulle rive del Po, poi, arriva Identikat, con cui si creano fantastici gatti digitali: ha vinto premi in tutto il mondo ed è firmata da Làstrego e Testa con la torinese Ovolab, un bell’esempio di collaborazione tra uno studio che ha fatto la storia dell’illustrazione italiana e un’azienda nata con i software per Mac e presto convertita alle app mobili. Bruno Ruffilli, La Stampa.

Note culturali
Bologna Children’s Book Fair, la Fiera del Libro di Bologna, è dedicata interamente al mondo della produzione di libri per bambini e ragazzi. Qui convergono artisti (illustratori, graphic designer…), agenti letterari, editori, autori, traduttori, business developer, licensor e licensee, packager, stampatori, distributori, librai, bibliotecari, insegnanti, fornitori di servizi editoriali e tutte le figure professionali legate al mestiere del libro per l’infanzia.

 

Paolo Poli

Qualche giorno fa è morto un altro grande italiano, Paolo Poli, grande attore fiorentino, sofisticato e irriverente. Aveva 86 anni.

“Paolo Poli, nato a Firenze il 23 maggio del 1929, oltre che un grande attore di teatro, è stato una straordinaria personalità della cultura italiana che ha saputo coniugare leggerezza e profondità come pochi altri nel mondo dello spettacolo. Sul palcoscenico ha portato commedie brillanti, talvolta surreali, spesso travestendosi e anticipando di decenni tendenze e costumi che si sarebbero affermati solo molto dopo.

E’ stato uno dei primi artisti e personaggi pubblici dichiaratamente e apertamente omosessuali in tempi difficili («Giravo dopo la guerra in centro a Firenze a braccetto di un nero bellissimo, aveva tutti i capelli tinti di biondo – disse una volta durante un’intervista – si voltavano tutti a guardarmi…le mie sorelle mi tolsero il saluto: fecero bene»). Ha sempre avuto posizioni tolleranti e anticonvenzionali anche nei confronti delle mode che riguardavano i gay. «Da bambino quando giocavo con le mie sorelle mi facevano sempre fare il principe. E io dicevo loro: “Fatemi fare la strega, voglio fare la strega”». Iacopo Gori, Corriere della Sera.

Nell’articolo che presentiamo si trova la storia di questo straordinario personaggio e anche le sue frasi celebri, fra cui, “La sola legge che non ho infranto è quella di gravità”.