25 aprile 2020: rivoluzione nel mondo del giornalismo

Sergio Mattarella, il nostro presidente della Repubblica, che celebra il 25 aprile all’Altare della Patria, da solo e con la mascherina.

Oggi, 25 aprile, festa della liberazione – una bellissima giornata quasi estiva, purtroppo celebrata in casa, o su balconi e terrazze, dagli italiani ancora in clausura a causa del coronavirus – c’è stata una rivoluzione nell’ambito del giornalismo. Due delle maggiori testate, La Stampa e Repubblica hanno cambiato direttore. Maurizio Molinari dalla Stampa è passato a dirigere Repubblica, mentre alla Stampa è andato Massimo Giannini, ex giornalista di Repubblica.  Un cambiamento che seguiremo con curiosità. Intanto diamo ai nostri lettori un assaggio degli editoriali di presentazione dei due direttori, entrambi molto belli, intensi e appropriati alla giornata.

Maurizio Molinari: Assumere la direzione di Repubblica significa raccogliere la sfida di descrivere un’Italia aggredita dalla pandemia, ferita dalle diseguaglianze e segnata dal populismo ma al tempo stesso con le potenzialità di tornare protagonista in Europa ed in Occidente. È una sfida che si fonda sul rispetto per chi mi ha preceduto alla guida di questo giornale … E sul rispetto per i lettori che sono più intelligenti di noi e meritano ogni sacrificio al fine di spiegare quanto avviene nelle nostre città e nel mondo grazie a contenuti competitivi su ogni piattaforma, dalla carta al digitale. La sfida che abbiamo davanti è descrivere un’Italia aggredita dalla pandemia e ferita dalle diseguaglianze perché queste sono i più seri banchi di prova per la sicurezza dei cittadini. La coincidenza con il 25 Aprile, 75° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, ci spinge a prendere esempio da chi seppe distinguere il Bene dal Male, rischiando la vita per la libertà del prossimo, al fine di edificare uno Stato di Diritto che è, ancora oggi, la migliore garanzia di protezione e prosperità. Repubblica.

Massimo Giannini: “La Stampa” è quella di sempre: un giornale perbene. Ma torno anche con la consapevolezza di quanto sia buia l’ora che viviamo. … Il Covid ci ha presentato il conto. Dobbiamo imparare la lezione. Non facendo un passo indietro, verso un Medio Evo pauperista e anticapitalista, ma un salto in avanti. È la scienza, la ricerca, la tecnologia che ci salveranno dal Male, non la famosa e fumosa decrescita felice. Dobbiamo progettare un modo diverso di vivere, consumare e produrre. E qui sta l’altra parte della nostra missione, quella più affascinante. Il buon giornalismo deve saper cogliere tutto il buono e il nuovo che c’è, in Italia e nel mondo. Perché ce n’è tanto, per chiunque abbia curiosità e coraggio di cercare.  La Stampa (il link rimanda a un video di presentazione. L’editoriali di Giannini è accessibile solo a pagamento).

Note di cultura

Questa giornata, il 25 aprile, è ricca di riferimenti storici: vi invitiamo ad andarli a cercare, a cominciare dall’Altare della Patria.

Gli articoli sono pieni di vocaboli che circolano molto spesso in questi giorni: populismo, pauperismo, decrescita, pandemia, disuguaglianze, piattaforme. Vi proponiamo di cercare di spiegarli nel contesto degli articoli citati sopra.

Infine una domanda: Maurizio Molinari dice “ci spinge a prendere esempio da chi seppe distinguere il Bene dal Male”. A chi si riferisce?

Pasqua. I dolci tipici con le uova regione per regione

A tutti i nostri lettori auguriamo Buona Pasqua proponendo delle ricette di dolci pasquali di tutte le 20 regioni italiane.
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pigne di Pasqua
Ai tempi del Coronavirus si comprano meno uova di cioccolato e si fanno in casa i dolci della tradizione familiare e del territorio.Niente uova di cioccolato per il 54% delle famiglie che invece prepareranno a casa in tavola i dolci della tradizione regionale.
E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè sulla Pasqua degli italiani al tempo del coronavirus. Una emergenza sanitaria che, a causa delle norme anti contagio, sta costringendo a casa gli italiani favorendo un prepotente ritorno in cucina tanto che in più di 1 casa italiana su 2 verranno preparati i dolci della tradizione che diventano auspicio di buon augurio e di rinascita dopo le difficoltà.

Nello stesso periodo si segnala un calo tra il 30 e il 40% dei ricavi della vendita di uova di cioccolato e colombe.

  1. Valle d’Aosta. Crescia di Pasqua una focaccia cresciuta e impastata con uova, olio d’oliva e pecorino grattugiato
  2. Piemonte. Salame del Papa, salame di cioccolato a base di burro, uova, biscotti sbriciolati e nocciole.
  3. Liguria. Canestrelli di Pasqua, cestini di frolla intrecciati con al centro le uova di gallina
  4. Lombardia. Colomba diffusasi poi nel resto dell’Italia.
  5. Friuli Venezia Giulia. Pinza, sorta di brioche non molto dolce che accompagna la mattina di Pasqua salumi e formaggi oppure confetture fatte in casa.
  6. Alto Adige. Fochaz, pane pasquale all’anice.
  7. Veneto. Brassadele, dolci amati dai Veronesi la cui forma ricorda la corona di spine portata da Gesù e la classica Fugassa, con farina, burro e uova.
  8. Emilia Romagna. Bensone, uno dei dolci più antichi e tipici della tradizione modenese fatto con pasta frolla arrotolata e spesso farcito con il “savòr”, la marmellata di mosto d’uva.
  9. Marche. Strozzose, le ciambelle che le “vergare” iniziano a impastare il giorno della passione di Cristo per farle riposare e cuocere il giorno di Pasqua.
  10. Toscana. Schiacciata Pisana, pane dolce dall’inconfondibile aroma di anice che viene accompagnato dal vin santo.
  11. Umbria. Ciaramicola, dolce tipico con alchermes, meringa e zuccherini colorati
  12. Abruzzo. Cavalli e Pupe, biscotti a base di pasta frolla che ospitano un uovo sodo attorno alla pancia.

    Pupe prodotte dalle mani della nostra coautrice Elvira diFabio e dalle manine delle sue nipotine.

    Per scoprire tutte le ricette della altre regioni clicca qui:Scattidigusto.it

    Informazioni utili
    Pasta frolla:  è un impasto di farina, e altri ingredienti quali il sale, lo zucchero, il burro e le uova. A questi vengono aggiunti aromi come vaniglia, vanillina o la buccia di un agrume ed un pizzico di  lievito.
    Uova di cioccolato: quelle che si mangiano in italia a Pasqua sono differenti da quelle degli altri paesi in quanto contengono al loro interno                                                                                                                                     una  sorpresa.